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Prosegue in Consiglio il dibattito sulla riforma del commercio

22 nov 2005
Prosegue in Consiglio il dibattito sulla riforma del commercio
E’ ripreso da dove era stato interrotto giovedì scorso, il Consiglio Grande e Generale, con la discussione sul testo di legge di riforma del commercio.
Un dibattito che consente di affrontare diversi dei temi legati all’economia portante del paese, oltre al commercio il settore turistico, le scelte e gli obiettivi futuri, senza escludere una riflessione anche sulla casa da gioco, che spesso ritorna nel confronto politico. E il riferimento al casinò non e’ mancato in alcuni interventi della mattinata.
Una discussione che vede molti consiglieri iscritti a parlare, prima di procedere al voto, articolo per articolo, del testo di legge. Il dibattito arriva lo stesso giorno di apertura dell’Iper delle Befane a Rimini, e non sono mancati alcuni accenni a quali saranno i riflessi per il comparto Sammarinese negli interventi dei consiglieri. Monica Bollini dei Sammarinesi per la Libertà ha ricordato la necessità di intervenire subito 'per risolvere i problemi del settore, mentre per il piano di valorizzazione occorrerà attendere 12 mesi'. Per Giuseppe Morganti 'il rischio, nella riduzione delle tabelle merceologiche, e’ di non favorire la specializzazione. L’osservatorio deve diventare il governo dello sviluppo del settore pubblico e privato a marciare nella stessa direzione unica soluzione per uscire dalla crisi strutturale'. E un riferimento alle associazioni di categoria è arrivato anche da Ernesto Benedettini. Una protesta, la loro, composta e silenziosa per ricordare che ci sono, e di tenere in considerazione le loro proposte. Critico Alessandro Rossi, di Sinistra Unita: 'In tutto quel che si e’ fatto, si e’ tentato di copiare ciò che c’era all’esterno senza creare una nostra tipicità. Siamo in ritardo – ha concluso – di almeno 7 anni'. 'Una operazione di carattere elettoralistico – per Tito Masi - i soldi destinati al settore sembrano più un contentino. Una legge che si pone in contraddizione e in contrapposizione con quella sulle società. Sarebbe stato meglio – ha concluso il consigliere di Ap – un testo unico per maggiore chiarezza'.

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