Una relazione a tratti impietosa, quella che accompagna la proposta di creare una commissione che si occupi di infiltrazioni malavitose. “Le inchieste avviate – si legge – i rapporti redatti, e le dichiarazioni di importanti funzionari di polizia italiana indicano in maniera lampante, anche ai più scettici, che il pericolo di infiltrazioni nel nostro territorio non appare più peregrino o remoto”. Il punto di partenza è la relazione del magistrato dirigente del tribunale, consegnata l’11 aprile: “Evidenzia – continua – che già da tempo era possibile scorgere indicatori piuttosto precisi ed inquietanti di attività tese a sondare il territorio ai fini di una aggressione da parte di organizzazioni malavitose organizzate”. Messa in rilievo anche l’inadeguata preparazione degli organismi di vigilanza e controllo per fronteggiare la minaccia. A questo servirà la commissione, ad attivare anticorpi. Dovrà essere composta da 8 consiglieri, 4 di maggioranza e 4 di opposizione, e tra i compiti avrà quello di riferire periodicamente al Consiglio, di trasmettere al congresso di Stato proprie risoluzioni e suggerimenti, con potere di audizione nei confronti del magistrato dirigente e dei responsabili dei vari servizi di sicurezza, controllo e vigilanza dello Stato. Le audizioni saranno segrete.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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