51 Province che cambiano il volto dell’Italia. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge, completando così il percorso di riordino avviato nel mese di luglio. Il decreto prevede la riduzione del numero delle Province a statuto ordinario: si passa da 86 a 51, comprese le città metropolitane. La riforma sarà attiva a partire dal 2014. A novembre del 2013 si terranno invece le elezioni per decidere i nuovi vertici. In Emilia-Romagna la cartina vedrà fondersi Piacenza e Parma, Reggio Emilia con Modena, Bologna diventerà città metropolitana, Ferrara resterà sola in virtù della sua estensione e del numero di abitanti. Nascerà una sola grande provincia della Romagna, formata da Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini - nella quale pare vorrebbe confluire Comacchio. Intanto arriva una boccata di ossigeno da 195 milioni di euro nel 2012 per gli Enti Locali e le aziende dell'Emilia-Romagna, grazie al Patto di stabilità territoriale. La Giunta regionale ha sbloccato la potenzialità di spesa per Comuni e Province, che potranno usare le risorse che hanno in cassa per pagare fornitori e aziende che hanno già fatto opere.
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