“Il 20 gennaio sono state inviate al Presidente del Consiglio e della Commissione Europea due lettere dal tenore analogo, quale doveroso atto di rispetto nei confronti del Consiglio Grande e Generale che il 15 dicembre aveva adottato un ordine del giorno conferendo al governo il compito di aprire un negoziato finalizzato a conseguire una maggiore integrazione della Repubblica a livello europeo. Rientra nei doveri di ogni Ministro degli Esteri - sottolinea Antonella Mularoni - dare seguito alle decisioni assunte dal Parlamento che ha espresso una chiara linea di indirizzo nei rapporti con l’Unione Europea. Il problema - conclude la nota - sussisterebbe se il segretario per gli Affari Esteri non avesse dato corso a quanto deliberato dal Consiglio e non il contrario”.
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