C’è spazio per un fugace sguardo al passato, in casa Psd, ma soprattutto per scrivere il futuro. Le iniziative che presenterà in Consiglio Grande e Generale. Legate sostanzialmente a tre temi. Li hanno spiegati alla stampa il segretario Gerardo Giovagnoli e il Capogruppo Claudio Felici. Crisi economica, interventi nel sociale, politica estera. Lo sguardo al passato è sull’ordine del giorno del Consiglio. “Finalmente – prendono atto Socialisti e Democratici – il comma sul rapporto bilaterale in seduta pubblica”, lamentano però lo slittamento delle dimissioni di Gatti. Un nodo politico da sciogliere prima di affrontare quelli tecnici legati al pacchetto trasparenza. La preoccupazione dei vertici Psd è come siano ancora i tavoli tecnici a parlare, non quelli politici. Sui provvedimenti per proseguire il percorso virtuoso, i primi appunti. Certificare in un atto legislativo che è frutto dell’imposizione dell’Italia, vedi il decreto sul prefinanziamento dell’Iva, è una occasione persa per Felici. La trasparenza deve diventare una scelta convinta, fa storcere il naso la scadenza a dicembre, così come la sola validità per alcune merceologie, modificabili a discrezione del Congresso. Due le preoccupazioni per il Capogruppo: la presidenza di Banca Centrale, caduta nel dimenticatoio, e la crisi che comincia a farsi sentire. Le prime tutele vanno a famiglie e cittadini: il Psd propone di dilazionare il mutuo prima casa, calmierare la monofase, agevolazioni alle imprese, revisione del sistema di graduatorie per chi cerca lavoro, basata sulle effettive necessità. Giovagnoli chiede che il governo ponga delle condizioni al tavolo bilaterale: l’accordo contro le doppie imposizioni va riscritto, alla luce di condizioni cambiate e sulla spinta di un movimento che riunisca quante più forze possibili. Nel video l'intervista al segretario Gerardo Giovagnoli
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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