Questo sarà un autunno caldo per il Psd. Termina così la nota diffusa dalla Direzione che ieri sera si è riunita per mettere a punto analisi e proposte per il futuro. L'ultimo congresso, ricorda il psd, ha deciso la costruzione di un grande movimento riformista, laico, liberale e democratico che abbia un orizzonte più ampio delle culture di matrice socialista. La politica è fluida, si legge nella nota del psd, le alleanze e le collaborazioni vanno costruite su basi condivise, obiettivi comuni e gli argomenti non mancano. Insomma, il processo di rinnovamento va accellerato. Questo significa che l'attuale coalizione non sarà più riproponibile? “No, risponde il capogruppo Stefano Macina, la creazione di un movimento riformista non è alternativa al centro che sta costruendo la democrazia cristiana, così come il loro progetto non è alternativo a questa maggioranza”. La Direzione ha anche preso atto dell'incontro di maggioranza con il partito socialista e sempre nel solco – si legge – del processo di rinnovamento, sottolinea la necessità di approfondire e condividere temi comuni nell'interesse del Paese. Tradotto dal politichese: una cauta apertura. “L'abbiamo detto nei nostri rispettivi congressi, puntualizza Macina, che il dialogo poteva partire ad iniziare da loro ma non solo con loro”. Sulla questione morale la Direzione ricorda di avere già preso una posizione chiara, forte e condivisa da tutti in favore della legalità e della trasparenza, contro un modo di fare politica distorto, funzionale all'interesse e all'arricchimento personale, ai danni dei partiti e di tutti i cittadini. Le criticità individuate, sottolinea la nota, impegnano il partito a un rinnovamento profondo non solo anagrafico ma metodologico. Già il capogruppo del psd aveva indicato la necessità di mettere in campo una squadra nuova, anticipando che non si ricandiderà alle prossime elezioni, lanciando così una sfida generazionale. Vedremo chi la raccoglierà.
Sonia Tura
Sonia Tura
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