Nel momento delle decisioni cruciali, il rischio spaccatura c’è, e negarlo sarebbe inutile. Non tutti, nel Psd, hanno infatti accolto con favore l’accelerata verso la costituente, il cui obiettivo è ricostituire il partito socialista. Questa sera la resa dei conti, e l’approvazione del documento che sancirà il futuro del partito. La parte più oltranzista avrebbe preferito un percorso diverso, che partisse dalla base, più ragionato e mediato, altri hanno voluto imprimere una forte accelerazione all’aggregazione col movimento di Augusto Casali e compagni, in vista di future alleanze elettorali. Il timore degli oltranzisti è che la parte socialista prenda definitivamente il sopravvento su quella democratica, ipotesi che non vogliono prendere in considerazione. Se il documento invece sarà elastico, inclusivo, se valorizzerà quindi le diverse anime, se ne potrà discutere. Intanto il Partito socialista riformista, che per ora si chiama fuori, critica il governo per aver detto che lo stato di salute del Paese è confortante, e che ci sono le condizioni per ipotizzare una imminente ripresa. “Sarebbe interessante – scrive il Psrs – conoscere l’opinione degli oltre mille sammarinesi senza lavoro o delle centinaia di imprenditori che stanno mettendo a repentaglio i sacrifici di una vita intera”.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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