Socialisti riformisti in prima linea con ulteriori sei proposte di legge. Gli obiettivi sono: monitorare la situazione della tesoreria di Stato, con comunicazioni mensili; informare sui conti pubblici, con un rapporto esaustivo in Consiglio ogni tre mesi; gestire il patrimonio finanziario dello Stato, e in caso di fideiussioni per tamponare la crisi di liquidità delle banche si richiede l’ok della maggioranza dei due terzi del Consiglio; introdurre un tetto massimo della spesa corrente, pari all’85 e all’80% per il 2012 e il 2013; e ancora condono fiscale tombale per chi ha evaso, con penalità amministrativa da concordare, “per chiudere definitivamente l’era dell’evasione – hanno detto Paolo Crescentini e Federico Pedini Amati – e aprirne un’altra”. L’ultimo progetto è per ampliare l’oggetto sociale dell’azienda dei servizi, affinché si occupi anche di riciclaggio rifiuti ad esempio, ed aprire all’azionariato sociale, per un 30%. Intanto nel Psd il dibattito è aperto, la corrente dei democratici ammette le tensioni, non la frattura. Intanto Augusto Casali dice che all’interno del Psd c’è chi sta prendendo le distanze dall’operazione di rinascita del Partito socialista: “D’altronde nella votazione c’erano state 14 astensioni – scrive sul giornale Avanti San Marino – una sorta di autoesclusione, evidentemente è impensabile dar vita a un partito con chi non è d’accordo”. Chi, aggiunge, dal resto dell’opposizione critica la costituente, teme l’isolamento perché nulla di concreto da contrapporre a quello che è invece un grande progetto politico di prospettiva.
Nel video l'intervista a Giuseppe Morganti
Francesca Biliotti
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Francesca Biliotti
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