Il primo appunto riguarda la compensazione prevista nella variante di Prg per il polo della moda. Una pratica, per il segretario Mularoni, prevista dalla normativa ma mai utilizzata in precedenza, dunque una novità importante che dovrebbe vedere la soddisfazione di tutti coloro che sono in buona fede – rimarca - proprio perché a salvaguardia dell'equilibrio fra aree edificabili e non. Altra precisazione su Ca' Montanaro, la zona indicata per la costruzione del Pst, zona che non è agricola bensì area destinata a servizi sportivi e in particolare l'attività golfistica. Ma ciò non significa – fa notare la responsabile delle politiche territoriali – che qualcuno vada in queste zone con mazze e palline da golf al mattino e poi la sera se le porti a casa. Chi lo fa credere – sostiene la Mularoni - non racconta la verità perché la realizzazione di un golf club ad esempio implicherebbe la costruzione di una club-house, strutture ricettive e quant'altro. Ho l'impressione – chiosa – che se c'è qualcuno che vuole prendere in giro i cittadini non sia di certo il Governo ma chi mistifica la realtà. Infine, una rassicurazione: che il Parco si faccia su una porzione di Ca' Montanaro o altrove, si tratterà sempre di un'area di proprietà pubblica proprio per evitare speculazioni.
Per Rete la questione sta invece cominciando ad assumere sempre più i contorni di una 'telenovela dei progetti'. “Più che al governo di un paese – sottolinea il movimento - pare di assistere ad un gioco degno delle migliori bische, in cui ogni Segretario col proprio “progetto-baluardo-bandierina” sfrutta le stanze del Congresso di Stato per giocare le sue carte bluffando persino in faccia agli altri Segretari ed ai membri della maggioranza. Peccato che a restare davvero fregati – conclude Rete - siano ancora una volta i cittadini e il territorio.
Silvia Pelliccioni
Per Rete la questione sta invece cominciando ad assumere sempre più i contorni di una 'telenovela dei progetti'. “Più che al governo di un paese – sottolinea il movimento - pare di assistere ad un gioco degno delle migliori bische, in cui ogni Segretario col proprio “progetto-baluardo-bandierina” sfrutta le stanze del Congresso di Stato per giocare le sue carte bluffando persino in faccia agli altri Segretari ed ai membri della maggioranza. Peccato che a restare davvero fregati – conclude Rete - siano ancora una volta i cittadini e il territorio.
Silvia Pelliccioni
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