San Marino rischia la sospensione del diritto di voto se non nominerà, al più presto, una donna nella delegazione che rappresenta la Repubblica all'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Stessa sorte potrebbe toccare a Montenegro e Serbia. Se entro la prossima sessione, fissata per l'11 aprile, non potremo contare su una presenza femminile, verremo esclusi dalle votazioni. E la sanzione resterà in vigore fino a quando la situazione non sarà stata sanata. L'iniziativa è stata presa appena sono entrate in vigore le nuove regole che l’Assemblea parlamentare si è data proprio per riequilibrare la presenza di uomini e donne, regole che prevedono la partecipazione di almeno una componente del sesso meno rappresentato in ogni delegazione nazionale. Fiorenzo Stolfi ha spiegato alla commissione le ragioni della Repubblica ottenendo, per questa sessione, il diritto di voto e, soprattutto, evitando una sanzione. Il problema però si risolverà solo quando la delegazione sammarinese al Consiglio d’Europa potrà contare su una donna come membro effettivo.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©