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Raccolta bancaria, Libera: dov'è la visione e "l'operazione verità"?

20 feb 2022
Raccolta bancaria, Libera: dov'è la visione e "l'operazione verità"?

Libera interviene sul tema della raccolta bancaria, tornata a crescere ai livelli pre-covid. Nello specifico la raccolta indiretta, cresciuta di 213 milioni, mentre la raccolta diretta si è contratta. “Vogliamo ricordare, sottolinea Libera, che la raccolta indiretta non è altro che la raccolta di mandati di gestione e depositi di amministrazione che la banca appunto gestisce o amministra per conto della clientela. Titoli, azioni, che quindi salgono e scendono in base al mercato. Il nostro sistema bancario/finanziario, invece, fatica e non vediamo né linee dì indirizzo precise sul settore, né azioni concrete ma solo immobilismo”.

L’aumento della raccolta indiretta, scrive Libera, è dovuto anche al fatto che in Italia (ma in generale in Europa) i conti correnti non rendono più nulla, anzi molte banche chiedono soldi per mantenere i depositi. Ne consegue che molti sammarinesi hanno riportato i soldi in territorio. 

Per Libera è fondamentale “rilanciare il sistema finanziario sammarinese attraverso un accordo forte con Banca d’Italia, rivedendo le funzioni anche della nostra Banca Centrale, specialmente per la vigilanza interna, per poi avere una prospettiva importante anche nel contesto europeo con la libera circolazione dei servizi”. 

Oggi, aggiunge il partito, il sistema finanziario fatica ad essere da supporto al comparto economico e ai nostri concittadini con prestiti, finanziamenti e mutui per investimenti o prime necessità. Libera crede sia necessario, inoltre, far emergere la quantità di interventi dello Stato per reperire il miliardo e mezzo di euro necessari per coprire i buchi delle banche. “Più dell’80% del debito pubblico – spiega - è originato dai dissesti bancari”.

Nel 2019, aggiunge Libera, le azioni dì responsabilità verso gli amministratori di banca Cis sono state avviate e gli azionisti della banca, con la legge sulle risoluzioni bancarie, sono stati chiamati per primi a risanare le perdite con anche i propri depositi raccogliendo più dì 60 milioni che sono così stati “scontati” dal saldo a carico dello Stato per coprire il dissesto. Il partito poi pone diversi quesiti sul progetto Npl: “Come mai – chiede – non va avanti?”.

Libera, conclude, crede che la politica su questi temi nevralgici che toccano politica estera del Paese, economia e sviluppo debba prendere una strada coraggiosa e non più rinviabile nell’interesse dì tutti. Non è più tollerabile la mancanza dì prospettiva per il nostro Paese da parte del Governo, con l’aggravante di continuare ad indebitare il sistema senza un ritorno vero.

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