Nel giorno in cui era prevista in Consiglio la discussione del progetto di legge sulle unioni civili in prima lettura – Consiglio, come noto, rinviato causa maltempo -, esce il rapporto della Commissione antirazzismo del Consiglio d'Europa> (ECRI) che individua proprio nell'avvio, il prima possibile, del processo di adozione di una normativa che disciplini le relazioni omosessuali, una delle raccomandazioni prioritarie indirizzate alle autorità sammarinesi. A ciò si aggiunge, ancora una volta, da parte dell'ECRI l'esortazione affinché agli stranieri residenti siano concessi diritti di voto attivo e passivo alle elezioni delle Giunte di Castello. Questo per promuovere la partecipazione alla vita politica del Paese. Entrambe le raccomandazioni saranno oggetto di una procedura di follow-up intermedio, entro due anni. Contestualmente, la Commissione spinge perché vengano riviste le disposizioni che disciplinano l'acquisizione della cittadinanza sammarinese per naturalizzazione riducendo la durata della residenza, ora stabilita in 15 anni; si raccomanda inoltre di introdurre una maggiore flessibilità per quanto riguarda la doppia cittadinanza quando si acquisisce quella sammarinese. Una battaglia, questa, che il Comites San Marino tra combattendo da anni e che negli ultimi mesi si è intensificata grazie anche all'appoggio di forze politiche italiane e sammarinesi. Su un totale di 17 raccomandazioni, spicca la richiesta di “modificare le disposizioni del diritto penale, per far figurare – osserva l'ECRI - il riferimento al colore della pelle e alla lingua tra i motivi di discriminazione vietati; e di istituire un organismo indipendente specializzato nella lotta contro il razzismo e la discriminazione razziale a livello nazionale”. Questo, dunque, è quanto c'è ancora da fare, ma nel suo quinto ciclo di valutazione l'Organismo di Strasburgo registra anche significativi progressi: dalle modifiche apportate al codice penale, alla firma della Convenzione sulla Criminalità Informatica, dai progressi sull'accesso alla naturalizzazione fino alla revisione della normativa sulla durata dei permessi di soggiorno e di lavoro per stranieri. Riconosce il valore delle raccomandazioni dell'ECRI il Segretario di Stato agli Esteri. “Le critiche costruttive e le lacune evidenziate – assicura Nicola Renzi - sono da considerarsi uno stimolo e un invito alla riflessione, affinché il Governo e le Istituzioni avviino fin da subito un processo di miglioramento del quadro giuridico del Paese”.
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