San Marino ha inviato attraverso i canali diplomatici una formale richiesta all'Unione Europea per avviare un negoziato “per una maggiore e migliore integrazione europea, non escludendo la possibilità di una richiesta di adesione”. Lo ha reso noto il segretario di Stato agli Interni. La lettera è stata anche inoltrata al Collegio Garante della costituzionalità delle norme. “In base alle normative vigenti - ha spiegato Valeria Ciavatta - se atti formali recepiscono nella sostanza il quesito referendario proposto, il Collegio Garante può decidere sulla non necessità di procedere col referendum”. Non la pensa così il Comitato promotore che chiede di rendere pubbliche le lettere inviate a Bruxelles, dal momento che sono attinenti al quesito referendario. “L’interruzione della procedura di referendum - sottolinea il Comitato - comporta esclusivamente la decisione del governo di presentare domanda di adesione all’Unione Europea e l’invio di una lettera ufficiale con questa richiesta”. “In ogni caso - conclude il Comitato - non si giustificherebbe il comportamento di quel governo che tenesse nascosti gli atti con i quali, promuovendo la procedura di interruzione del referendum, vorrebbe decidere senza aspettare di conoscere il giudizio dei propri cittadini”.
Sonia Tura
Sonia Tura
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