Il comitato “Sì alla rappresentatività” incassa la vittoria al referendum e fa un passo ulteriore: “ora non si snaturi il lavoro corale” fatto da “diverse forze politiche”, nel momento di cambiamento concreto della norma. Questo è l'ultimo appello del comitato che analizza quello di ieri come un “risultato pieno” per un “quesito complesso” nei contenuti. “I cittadini hanno deciso di non volere governi frutto di un ballottaggio” o che esistono “grazie alla matematica di un premio di maggioranza”, affermano.
Lettura diversa dal comitato “No ai ballottini”. “Ci davano per spacciati – dicono - invece abbiamo raggiunto quasi il 40%”. Il Comitato ringrazia comunque gli elettori che hanno scelto il “no” e parla di affluenza medio-bassa. “Il referendum è stato caricato in modo improprio di altri significati”, affermano i componenti che accusano una parte delle forze politiche di aver giocato su un terreno diverso da quello del quesito. “Ora i partiti torneranno a essere dei comitati elettorali”, avvertono e si mettono a disposizione del legislatore nelle fasi di modifica.
Nel servizio, le interviste a Luca Beccari (rappresentante comitato "Sì alla rappresentatività") e a Vladimiro Selva (rappresentante comitato "No ai ballottini")