Romeo Morri, dei Popolari, Glauco Sansovini di Alleanza Nazionale, Gabriele Gattei di Noi Sammarinesi. A un mese dalla consultazione refrendaria del 16 marzo, si allarga la composizione del comitato promotore per la preferenza unica, di cui fanno già parte tre esponenti del Partito Socialista: il Segretario Augusto Casali, Erik Casali e Massimo Cenci. I sostenitori del referendum hanno illustrato gli effetti che a loro avviso si produrrebbero se la consultazione dovesse avere esito positivo: lo stop al fenomeno delle cordate e quindi all’elezione di quelli che sono stati definiti “spingi-bottone” al servizio dei soliti; stop al controllo incrociato del voto; stop ai noti fenomeni distorsivi sul voto estero; probabile elezione di una classe politica più capace e preparata. La preferenza unica, in sintesi, per Augusto Casali, scombinerebbe i giochi nei consolidati sistemi di approvigionamento del consenso, basati su un sistema definito “imbastardito” e su un concetto “mafioso” che si concretizza nel voto di scambio. I rappresentanti del comitato per la preferenza unica al momeno non pensano ad alcuna sinergia con i comitati degli altri referendum che si voteranno il 16 marzo, ma considerano sbagliata la scelta del sindacato di aver chiesto ai lavoratori di non votare per i quesiti che riguardano il mondo del lavoro. Come dire, se si è contrari, chiedete di votare no, ma non di disertare le urne.
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