“E’ solo per caso se oggi mi trovo da questa parte del tavolo e in questa veste e non in mezzo a voi” – così S.E. Alberto Selva che ha ricordato ai sammarinesi residenti a New York la se pur breve esperienza di emigrante del padre, mettendo in rilievo il legame forte della Repubblica con i suoi concittadini all’estero. Un momento al quale molti degli oltre mille sammarinesi che a New York vivono e lavorano non hanno voluto mancare per incontrare le massime autorità del loro Paese, ma soprattutto per manifestare l’affetto e il sentimento che nei loro confronti coltivano da decenni e da generazioni.
“Martedì – ha detto il Presidente della Fratellanza Sammarinese di New York, Gilberto Terenzi – porterete il vostro messaggio alle Nazioni Unite su un tema di grande rilevanza come quello dell’infanzia. Sappiamo – ha aggiunto – che saprete comunicare al mondo e a quella assemblea i valori e principi che da sempre ispirano la nostra antica Repubblica”.
Il Presidente Terenzi non ha mancato di mettere l’accento su un tema che alla Fratellanza sta particolarmente a cuore: la garanzia dell’equità dei diritti, riferendosi alla spinosa questione del voto ai residenti all’estero: “E’ per questo che – ha detto ai Capitani Reggenti – abbiamo mancato alla cerimonia del vostro insediamento: per una protesta silenziosa e democratica”. Sul tema, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi, ha espresso una valutazione personale, auspicando una soluzione idonea “nel rispetto della nostra storia e delle nostra antica e autorevole democrazia”.
Diversi gli impegni che attendono la Reggenza a New York, prima dell’intervento alla LXII Assemblea Generale: la visita alla rappresentanza permanente a New York e l’incontro con il Presidente dell’Assemblea generale per proseguire quel confronto già avviato con il Segretario generale, Ban Ki-Moon, nel dialogo di venerdì.
“Martedì – ha detto il Presidente della Fratellanza Sammarinese di New York, Gilberto Terenzi – porterete il vostro messaggio alle Nazioni Unite su un tema di grande rilevanza come quello dell’infanzia. Sappiamo – ha aggiunto – che saprete comunicare al mondo e a quella assemblea i valori e principi che da sempre ispirano la nostra antica Repubblica”.
Il Presidente Terenzi non ha mancato di mettere l’accento su un tema che alla Fratellanza sta particolarmente a cuore: la garanzia dell’equità dei diritti, riferendosi alla spinosa questione del voto ai residenti all’estero: “E’ per questo che – ha detto ai Capitani Reggenti – abbiamo mancato alla cerimonia del vostro insediamento: per una protesta silenziosa e democratica”. Sul tema, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi, ha espresso una valutazione personale, auspicando una soluzione idonea “nel rispetto della nostra storia e delle nostra antica e autorevole democrazia”.
Diversi gli impegni che attendono la Reggenza a New York, prima dell’intervento alla LXII Assemblea Generale: la visita alla rappresentanza permanente a New York e l’incontro con il Presidente dell’Assemblea generale per proseguire quel confronto già avviato con il Segretario generale, Ban Ki-Moon, nel dialogo di venerdì.
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