Obiettivi al centro, insieme. Sarà un momento di confronto articolato: la parola a ospiti come il vice Segretario di Azione, Ettore Rosato; si esporranno gli 8 punti programmatici; anche una tavola rotonda sull'accordo di Associazione UE, con gli ultimi 4 segretari di stato agli Esteri, ma “soprattutto – spiega Mara Valentini – avrà un modello dinamico per dare voce e ascolto ai cittadini”.
“La grande novità di questa conferenza – spiega Andrea Zafferani - sarà che, al di là delle nostre introduzioni iniziali, di qualche intervento degli ospiti, parleranno soltanto persone esterne al partito. Daremo veramente voce ai cittadini; dopo avere esposto, nei mesi scorsi, diversi punti programmatici, questa volta ascolteremo, anche per arricchire quella che sarà la nostra proposta”.
Da Sara Conti, i temi: sanità e società – insieme alle associazioni che sostengono i più deboli; si parlerà di nuove povertà, ma anche di welfare per la Terza età, di giovani e scuola; di territorio, con i comitati civici sorti di recente. E ancora: clima, energia, innovazione.
“Sarà un confronto sulle idee, non accettiamo altre forme nel fare politica” – è lapidario Nicola Renzi, che guarda al voto tornando ad invocare una legislatura costituente, chiamata ad “implementare l'Accordo UE, a ridefinire il quadro delle regole istituzionali”. Lancia, poi, un “patto in difesa di principi cardine della democrazia rappresentativa, dalla libertà dell'individuo a quella di espressione e di stampa, messi – denuncia - in discussione”. Ricorda, quindi, gli attacchi in Aula del Segretario agli Interni, Gian Nicola Berti, “esponente di punta di Alleanza Riformista, che – rimarca - dovrà essere il garante della campagna elettorale”, definendo “inaccettabile” l'invito ad un momento conviviale, che proprio Alleanza Riformista avrebbe inviato ai cittadini divenuti da poco sammarinesi: “Il voto – osserva - va espresso con consapevolezza, non grazie ad un cocktail di benvenuto”. RF chiede chiarezza su un fatto definito “grave, politicamente e nella procedura”.
“E' molto grave – fa eco Andrea Zafferani -. Fa tornare alla memoria gli anni '90, quando i partiti invitavano le persone ad aperitivi, cene, per cercare di capirne il voto. Politicamente, è una questione che davvero riporta la memoria indietro e va stigmatizzata. Ma ci sono forse anche degli approfondimenti da fare proprio in termini legislativi: come sono state reperite queste informazioni; come si è potuto segmentare le persone, quindi, avere gli indirizzari solo dei nuovi cittadini; se sono stati richiesti consensi in termini di privacy e tante altre cose che vorremmo approfondire, perché si tratta di argomenti non irrilevanti”.
Nel video, l'intervista ad Andrea Zafferani, Repubblica Futura