Rete contesta quelle che definisce “tempestive delibere del Congresso di Stato” che il 25 settembre hanno permesso a 4 ambasciatori: Antonio Volpinari, Daniele Ceccoli, Giuliano Giardi e Pier Luigi Cellarosi, di dimettersi dai loro incarichi per poter partecipare alle elezioni, una settimana prima della scadenza per la presentazione delle candidature. Addirittura, scrive Rete, per Marino Ercolani Casadei le dimissioni sono state accolte il 5 ottobre, cioè dopo la data di chiusura delle liste, e chiede se non persistevano le condizioni di ineleggibilità.
Riproduzione riservata ©