Nella post consiliare di Rete poche domande sulla giustizia e maggiore attenzione a temi di cui si parla meno, come le istanze d'arengo. Colta quindi l'occasione per spiegare le motivazioni che hanno portato ad approvare o bocciare le richieste della cittadinanza. A fare discutere, all'indomani dal via libera dell'Aula, soprattutto il divieto di botti e fuochi d'artificio, fatta eccezione per le feste nazionali. Decisione – raccontano da Rete - apprezzata dai presenti.
Il movimento ha poi illustrato le modifiche alla legge elettorale, non sostanziali ma amministrativo/burocratiche – è stato spiegato - per un risparmio di tempo e costi. Altro tema trattato, lo spoil system nelle nomine dei cda delle aziende di Stato, “ fondamentale a scelta dei ruoli – è stato chiarito - per sfide che ricadono non solo sulla politica ma su tutta la cittadinanza”. Le domande del pubblico rivelano grande attenzione ai temi sanitari, come ospedale e welfare. C'è l'esigenza di un'analisi approfondita al netto del covid, “perché i costi – spiega Emanuele Santi – sono lievitati negli ultimi anni, e va messo un freno all'emorragia”. Ricorda l'audit avviato sui sprechi nell'Iss, “serve – dice – il contenimento delle spese e una riorganizzazione per efficientare le risorse che abbiamo, proprio nell'ottica di garanzia dei servizi gratuiti”.