Rete è pronta ad investire nella formazione 89.000 euro: è la cifra che le spetta per il raddoppio dei finanziamenti ai partiti. Finirà tutta lì, in progetti rivolti ai giovani. “Lo Stato avrebbe potuto risparmiare un milione di Euro - fa notare Roberto Ciavatta – non useremo un solo centesimo di quei soldi per la campagna elettorale”. Serviranno invece a finanziare nell'immediato quattro borse di studio, di 5000 euro ciascuna, per incentivare l'internazionalizzazione di sammarinesi tra i 19 e 35 anni, attraverso percorsi formativi all'estero. Per partecipare al bando, intitolato “StudieRete”, occorre inviare entro il 31 dicembre un progetto negli ambiti: economico, finanziario, scientifico, umanistico, artistico. La selezione avverrà – assicurano - nella più totale trasparenza. Le risorse rimanenti verranno invece impiegate a medio termine in bandi per start up e microimprese. “La formazione è rivolta a tutti – precisa Davide Forcellini – siamo contrari a quella circoscritta, che nasce e muore all'interno dei partiti”. Per Elena Malpeli, San Marino ha un buon potenziale riguardo ad istruzione e cultura, che deve però essere a 360 gradi. “ In passato – fa notare Rete – si puntava solo sul settore bancario. Quando è andato in crisi si è trascinato dietro tutto il resto”. Il Movimento mette poi a tacere futuri detrattori e assicura: "il nostro non è uno spot, non smetteremo una volta chiusa la Campagna Elettorale e i progetti vincenti verranno scelti dopo le elezioni".
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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