Dopo la nomina del membro di opposizione nella commissione della spending review, il Movimento Rete ha chiesto informazioni su un membro nominato dal Partito Socialista: risultava infatti che questa persona stesse godendo di un periodo di indisponibilità al lavoro, conseguente ad una aspettativa post-partum. A Rete è parso contraddittorio che una lavoratrice in mobilità, indisponibile a colloqui di lavoro, assumesse un incarico tanto importante. O si è sempre disponibile, fa notare il movimento, o non lo si è mai. Per tutta risposta ha ricevuto una diffida da parte di un avvocato. “Nostra volontà – spiega Rete – era solo evitare che la nomina scelta dall'opposizione, Rete esclusa, potesse indurre altre mamme in aspettativa post partum a lamentare una diversità di trattamento”.
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