Movimento Rete risponde alla Consulta per l'Informazione: "nessuna volontà di stravolgimento del codice deontologico dunque, e nessuna volontà di ingerenza - scrive - se un decreto viene portato all'attenzione dell'aula consiliare è un nostro diritto discuterlo". Per il movimento, infatti, "come decreto da ratificare, firmato dalla Ecc.ma Reggenza e come da regolamento si tratta di un atto normativo su cui l’aula porta proposte". "Lo consideriamo un contributo costruttivo - conclude Rete - ci spiace sia stato visto come una ingerenza"
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