Rete riprende le dichiarazioni del segretario alle finanze sulla voluntary disclosure per tornare a chiedere come si intenda dare attuazione al processo, soprattutto alla luce della necessità di arrivare al più presto al memorandum d'intesa con Banca Centrale. “Affermazioni allarmati” – dice Rete – quando il segretario dichiara che “chi è interessato alla voluntary disclosure probabilmente preferisce non provvedere al rientro di tali somme, preferendo investirle a San Marino in automobili o immobili”. Invita a seguire la via del Liechtenstein, che ha obbligato tutti i correntisti italiani ad aderire alla voluntary disclosure. “Loro sanno – conclude Rete – che dei soldi sporchi sono un problema e non una opportunità”
comunicato integrale
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