Sono 86 i paesi con i quali intratteniamo rapporti diplomatici. Un numero cresciuto negli anni, ha detto la Reggenza, al corpo diplomatico e consolare della Repubblica. I Capi di Stato hanno poi ripercorso tutti gli atti compiuti da San Marino negli ultimi mesi, in campo internazionale, dalla ratifica della convenzione Onu contro ogni discriminazione nei confronti della donna, alle disposizioni per contrastare il terrorismo internazionale. Tocca poi al Segretario agli Esteri ripercorrere lo stato delle relazioni internazionali della Repubblica. Una politica improntata nel carattere economico. Dalla trattativa con l’Italia, a quella con l’Ecofin, ai recenti accordi con l’Austria in materia di doppia imposizione. Berardi annuncia anche gli incontri di maggio con il Belgio, interessato a portare avanti la stessa trattativa, e con Cipro. Per quanto riguarda Bruxelles, la linea sammarinese è quella di non fare scelte affrettate, e soprattutto non accettare testi prescritti, sulla tassazione dei redditi da risparmio dei non residenti. Una trattativa difficile, nella quale giocano un ruolo anche altri paesi, e dove San Marino vuol far sentire la propria voce di stato sovrano. Ma nella maggiore integrazione all’unione europea non si può prescindere dalla stabilità politica interna. Ammette il Segretario alle finanze, che ci permetta di affrontare tematiche indispensabili. Non e’ importante entrare o meno in Europa, la necessita’ e’ comunque quella di arrivare a una maggiore integrazione con l’Ue. E in quest’ottica occorre portare avanti un politica estera fatta con dignità. Al contempo cerchiamo, ha detto Mularoni, di ripristinare un giusto equilibrio nelle finanze pubbliche. Chiuderemo il rendiconto del 2002 con un disavanzo di 5 milioni 600 mila euro, e intendiamo arrivare al pareggio entro il 2005.
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