67 i consiglieri iscritti a parlare, in una seduta aperta dalla relazione di maggioranza: Maria Aida Adele Selva parla di una legge caratterizzata da “una attenta gradualità degli interventi, per il riequilibrio finanziario del sistema” e “senza stravolgere il modello solidaristico”. Rimarca poi l'ampia collaborazione in sede di Commissione.
Il relatore di opposizione, Vladimiro Selva, rileva il mancato collegamento con le altre riforme, in primis, quella dell'IGR, nonché l'assenza di un progetto sistemico di sviluppo. “Una riforma non risolutiva – dice - e volta a perdere tempo”.
Riconosciuta la riuscita e il valore dello sciopero in maniera trasversale, così come trasversale arriva la richiesta di una riflessione sui fondi pensioni, perché portino rendimenti più elevati. Revisione del modello di gestione, partendo dalla riforma di Fondiss, che il Segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta, anticipa, annunciando una prima bozza già la prossima settimana. E alle critiche mosse per un progetto di legge non risolutivo replica: "Non esisterà mai una riforma previdenziale definitiva".
Ad avvio dei lavori pomeridiani non si raggiunge il numero legale, al primo appello, proprio mentre consiglieri di maggioranza incontravano i sindacati e per il mancato ingresso in Aula delle opposizioni, in sostegno alle ragioni dello sciopero e per denunciare un confronto che è mancato. La Reggenza ha invitato alla partecipazione sui temi importanti. Il dibattito si è concluso nel tardo pomeriggio con le repliche e i lavori consiliari riprenderanno mercoledì in mattinata.
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