Un nuovo fascicolo, solo a carico del premier. Decisione inattesa quella della procura di Milano, che stralcia la posizione di Silvio Berlusconi. Una sorta di atto preliminare alla richiesta di rito immediato “che - annuncia Bruti Liberati - sarà già domani davanti al Gip”. Nella nuova inchiesta non compaiono dunque Fede, Mora e Nicole Minetti, per i quali si procederà per rito ordinario. Contro ogni pronostico anche i reati imputati. Restano in piedi, infatti, entrambi i capi d’accusa: concussione e prostituzione minorile, ma solo nei confronti di Ruby, non di altre minorenni. Sul fronte politico, la Lega conferma la compattezza della maggioranza, dopo il vertice di Arcore: “Non staccheremo la spina – dice Calderoli – Restiamo, per fare le riforme”. In cambio, alla vigilia del confronto con Napolitano sul federalismo, il Carroccio chiede di allargare la maggioranza, perché “le commissioni non siano d’ostacolo all’azione del governo”. E proprio in commissione giustizia è di nuovo guerra: alla richiesta del capogruppo Pdl di riammettere subito all’esame il testo del cosiddetto “processo breve”, insorge l’opposizione. Sta nel mezzo Futuro e Libertà: “Sì a una riforma che riduca la durata dei processi, purché non si trasformi in amnistia mascherata”.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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