No ad ammucchiate. Il Consiglio Centrale Dc spegne gli entusiasmi di ipotetici esecutivi di salute pubblica. “Non siamo disponibili a qualsiasi cosa pur di stare al Governo”, spiega Marco Gatti. Si collabora solo con chi vorrà realizzare i programmi. E qui casca l'asino, perché Banca Centrale sta mettendo a dura prova l'alleanza con il Psd. Sul concetto di autonomia le strade si dividono: la politica – dice Gatti - deve dare un forte indirizzo al settore bancario e finanziario. E' un confronto doveroso con i vertici – chiarisce - perché quando si parla di stabilità del sistema la politica deve esercitare il suo ruolo, valutare le conseguenze delle scelte e impartire direttive”. Via delle Scalette non vuole il “bail in”, nessun cittadino deve rimetterci soldi ed è convinta che solo affrontando i problemi per tempo il sistema non subirà traumi. Gatti ricorda la crisi del 2008 e il ruolo attivo della politica. Allora si decise per l'intervento pubblico: “siamo convinti che non serva più – dice - se si fanno le cose nel modo giusto”. Un confronto approfondito con gli alleati non c'è ancora stato ma il Segretario lancia l'ultimatum: "se non si chiarisce, ognuno farà le proprie riflessioni interne". Nel Psd d'altra parte non c'è una visione univoca su Banca Centrale così come sono diverse le posizioni su future alleanze. C'è in atto un confronto interno e sulla lunga riunione di ieri di Segreteria e Gruppo consiliare le bocche rimangono cucite. Se il Psd a settembre si prepara a celebrare un Congresso che potrebbe mettere a nudo le distanze, il Pdcs ha deciso di aspettare dopo le elezioni. Il voto è ormai vicino, Rete ne è convinto. E se nell'ultimo Consiglio con il Pdcs c'è stata visione comune su Banca Centrale, le vicinanze finiscono lì. Anzi, è guerra aperta. L'Assemblea del movimento vuole combattere ogni tipo di alleanza non solo con la Dc ma anche con Psd e chi gli ruota intorno. Rete vuole cogliere l'opportunità di una congiuntura storica favorevole: “oggi più che mai – dichiara Elena Tonnini – abbiamo l'occasione di mandare tutti all'opposizione”. Con San Marino Insieme si prepara alla battaglia: “sconfiggere partiti storici e stampelle varie per un cambiamento vero”. Rimane l'apertura a Civico 10. Riunione anche per il Ps che in direzione ha fatto il punto degli incontri politici e rinnovato le critiche al Governo, in balia di una maggioranza sempre più lacerata. La politica delle alleanze del garofano è fondata su realismo, pragmatismo e condivisione di un progetto di riforme. Ne parlerà il Segretario Generale durante la festa del 28 luglio a Torraccia.
MF
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