Il momento storico in cui prende avvio il mandato dei Capitani Reggenti Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta è quanto mai delicato, segnato dalla recrudescenza della guerra in Ucraina, “che sta assumendo sempre più forme di un conflitto internazionale”. Le loro prime parole, nell'indirizzo di saluto all'Aula, sono quindi di impegno, in prima persona, nella promozione di iniziative di concordia e riconciliazione. Nella consapevolezza della complessa congiuntura internazionale, Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta richiamano all'unità di tutti coloro che, in ogni ambito, intervengono nel vivo della vita pubblica, sociale ed economica di San Marino.
“Nelle difficoltà – rimarcano i Capi di Stato – non servono divisioni”. Da qui l'invito, per trovare le migliori soluzioni, alla maturità di un confronto aperto e franco, alla responsabilità al servizio della collettività e del paese, piuttosto che di interessi di parte o di esclusivo consenso. Dalla Reggenza un forte richiamo alla valorizzazione e rispetto delle istituzioni, a partire da un condotta esemplare di chi le rappresenta, soprattutto nel loro esercizio pubblico. Ma anche al di fuori dell'Aula, con la dignità, l'impegno e l'autorevolezza delle azioni e dell'agire. Il Consiglio Grande e Generale rappresenta l'intero popolo sammarinese; “ogni singolo consigliere deve sempre essere memore del giuramento prestato ad inizio legislatura, dell'onore, del prestigio e della responsabilità che gli sono stati conferiti dalla cittadinanza”.
Poi, lo sguardo va alle attese riforme, i cui effetti – unitamente a quelli negativi, derivanti dalla complessa congiuntura internazionale - si ripercuoteranno su cittadini e famiglie. "Solo un paese unito e coeso in un concreto lavoro programmatico di scelte precise, chiare e responsabili – ribadiscono i Capitani Reggenti – potrà attuare un giusto ed efficace cambiamento di sistema". Confidano quindi che tutti sappiano guardare alla ricaduta positiva sull'intero paese, superando la difesa delle singole categorie e degli interessi di parte in nome della sostenibilità del sistema economico-sociale. Per continuare a garantire, soprattutto gratuitamente ai più bisognosi, politiche di assistenza, solidarietà, efficienza dei servizi.
I Capi di Stato rivolgono poi l'attenzione al negoziato con l'Unione Europea, nella consapevolezza che una piena integrazione nel mercato unico permetterà al paese di operare in maniera più produttiva e proficua, con ricadute sul benessere del sistema. Andranno altresì “tenute in debito conto la salvaguardia degli elementi imprescindibili della nostra realtà statuale e le nostre peculiarità istituzionali specificità e peculiarità istituzionali”, di cui San Marino va fiero, proseguendo nel negoziato “consci e forti delle nostre tradizioni e dei nostri valori”.
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