Quando AP portò tra i primi l'attenzione sulle inchieste del "conto Mazzini" fu subito tacciata di giustizialismo e da più parti si cercò di sminuire quell'inchiesta; oggi gli sviluppi di quell'inchiesta sono sotto gli occhi di tutti. Questi sviluppi sembrano avvalorare tutte le denunce che nella sua storia AP ha formulato: quelle sul voto di scambio e sulla gestione del voto estero, quelle su un modo distorto di gestire la cosa pubblica da parte di alcuni comitati di affari; quelle dell'utilizzo distorto della politica per perpetuare i propri interessi...
Eppure... non basta che AP abbia denunciato per prima lo sfruttamento distorto del voto estero, l'alterazione della democrazia rappresentativa attraverso il voto di scambio; non basta che AP abbia, se non determinato, concorso fortemente a stabilire la fine politica di alcuni personaggi. Non basta che AP abbia lottato nella scorsa legislatura contro il sistema FinProject fino a giungere al suo commissariamento; non basta neppure che AP abbia presentato e sostenuto la legge dei dieci anni, spartiacque fondamentale della perpetuazione personale del potere. Quando AP, con un suo consigliere, partecipò alla commissione di inchiesta Fincapital, proprio su Ap e su quel consigliere vennero riversate
mille accuse. Ed ancora oggi qualcuno cerca di disconoscere o sminuire un percorso - quello di AP- che insieme ad altre persone oneste ha cercato e cerca di cambiare il volto di questo paese. Che cosa sarebbe successo se nella passata legislatura il tentativo di alcuni consiglieri di maggioranza di scongiurare il commissariamento di FinProject fosse andato a buon fine?
Queste indagini probabilmente non sarebbero mai partite!
L'ultima relazione annuale della commissione antimafia ha elencato oltre 20 provvedimenti di legge che, sostenuti dalla passata e dalla presente maggioranza, hanno permesso le risultanze odierne. Tra essi anche sequestri e confische che dovranno permettere alla cittadinanza sammarinese di tornare in possesso di ciò che indebitamente è stato sottratto alla collettività. Un sistema inaccettabile, contro il quale AP si è sempre battuta, si mostra oggi senza veli.
Un periodo buio, che ha avuto le sue radici nei micidiali anni 90. Ap ritiene oggi che sia necessario che il lavoro della magistratura prosegua con determinazione ed in piena autonomia, perché siano accertate tutte le responsabilità, non
solo politiche.
Il lavoro iniziato nel campo della questione morale e del cambiamento culturale e strutturale della Repubblica deve continuare senza sosta. Si sente nel paese un'aria viziata da fine impero. È necessario che tutte le forze responsabili del Paese, non solo quelle politiche, si impegnino a riconoscere le storture del
passato, per proseguire sulla via del rinnovamento: dei volti, dei modi e delle forme, per sostanziare il cambiamento e, tramite una netta demarcazione col passato, favoriscano una forte rivoluzione culturale, che bandisca per sempre scambi e clientele e ponga al centro l'interesse superiore del Paese.
comunicato stampa
Alleanza popolare
Eppure... non basta che AP abbia denunciato per prima lo sfruttamento distorto del voto estero, l'alterazione della democrazia rappresentativa attraverso il voto di scambio; non basta che AP abbia, se non determinato, concorso fortemente a stabilire la fine politica di alcuni personaggi. Non basta che AP abbia lottato nella scorsa legislatura contro il sistema FinProject fino a giungere al suo commissariamento; non basta neppure che AP abbia presentato e sostenuto la legge dei dieci anni, spartiacque fondamentale della perpetuazione personale del potere. Quando AP, con un suo consigliere, partecipò alla commissione di inchiesta Fincapital, proprio su Ap e su quel consigliere vennero riversate
mille accuse. Ed ancora oggi qualcuno cerca di disconoscere o sminuire un percorso - quello di AP- che insieme ad altre persone oneste ha cercato e cerca di cambiare il volto di questo paese. Che cosa sarebbe successo se nella passata legislatura il tentativo di alcuni consiglieri di maggioranza di scongiurare il commissariamento di FinProject fosse andato a buon fine?
Queste indagini probabilmente non sarebbero mai partite!
L'ultima relazione annuale della commissione antimafia ha elencato oltre 20 provvedimenti di legge che, sostenuti dalla passata e dalla presente maggioranza, hanno permesso le risultanze odierne. Tra essi anche sequestri e confische che dovranno permettere alla cittadinanza sammarinese di tornare in possesso di ciò che indebitamente è stato sottratto alla collettività. Un sistema inaccettabile, contro il quale AP si è sempre battuta, si mostra oggi senza veli.
Un periodo buio, che ha avuto le sue radici nei micidiali anni 90. Ap ritiene oggi che sia necessario che il lavoro della magistratura prosegua con determinazione ed in piena autonomia, perché siano accertate tutte le responsabilità, non
solo politiche.
Il lavoro iniziato nel campo della questione morale e del cambiamento culturale e strutturale della Repubblica deve continuare senza sosta. Si sente nel paese un'aria viziata da fine impero. È necessario che tutte le forze responsabili del Paese, non solo quelle politiche, si impegnino a riconoscere le storture del
passato, per proseguire sulla via del rinnovamento: dei volti, dei modi e delle forme, per sostanziare il cambiamento e, tramite una netta demarcazione col passato, favoriscano una forte rivoluzione culturale, che bandisca per sempre scambi e clientele e ponga al centro l'interesse superiore del Paese.
comunicato stampa
Alleanza popolare
Riproduzione riservata ©