Il mondo bancario e finanziario è alle prese, a San Marino e non solo, con i crediti in sofferenza. Il Governatore della Banca d'Italia Vincenzo Visco, ha proprio oggi reso noto che i crediti a rischio sono triplicati - dal 2008 al 2014 - per effetto della crisi economica. Pesante il bilancio anche a San Marino dove il credito di imposta dello Stato nei confronti delle banche ammonterebbe a 155 milioni di euro. Una cifra più che raddoppiata rispetto all'ultimo riferimento al Consiglio, fatto sempre dal Segretario alle finanze, 18 mesi fa. Se ne è parlato ieri nel corso della seduta segreta in consiglio che ha visto una cinquantina di interventi sulle facilitazioni e gli aiuti concessi alle banche dallo Stato. Il dibattito si è concluso con l'approvazione di un Ordine del giorno presentato dalla maggioranza, passato con 28 "si" e 17 "no" dopo che l'Aula si sarebbe spaccata tra opposizione e coalizione di governo soprattutto su Banca centrale. Con il segretario Capicchioni che ha ribadito il sostegno al ruolo dell'istituto di via del Voltone. L'Upr ha diffuso una nota in cui non entra nel merito del dibattito nè sulle sue conclusioni ma ribadisce la preoccupazione per un sistema finanziario uscito malconcio dagli ultimi anni e nuovamente sottoposto a tensioni per le prossime ricadute del provvedimento di rimpatrio di capitali denominato "voluntary disclosure". Mancano, accusa Upr, idee e determinazione per disegnare le linee di sviluppo di un settore strategico per l'economia. Restano, sottolinea, le gravi problematiche reputazionali legate alla governance di Banca Centrale,acuite dalle misteriose autosospensioni presentate e poi revocate.
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