San Marino: gli insegnanti continuano la mobilitazione
"Non ci asterremo dalle uscite di studio e dalle altre attività che dipendono dalla nostra personale disponibilità (ora di ricevimento settimanale, attività elettive, settimana dei laboratori) se queste, scrive il Coordinamento, ci verranno riconosciute per quello che sono: ore di servizio in attività formative con la responsabilità degli alunni, come è stato richiesto nell'incontro con Podeschi. Il decreto che ha istituito il minutaggio, rimarca la nota, non ha infatti messo in conto attività che coinvolgono gli insegnanti per impegno, responsabilità e mole di lavoro. Conteggiando tutto, scrivono, siamo certi di essere in credito e quest’anno lo dimostreremo. Resta invece ferma l’intenzione del governo di diminuire le retribuzioni in tutto il settore pubblico e su questo, anticipano gli insegnanti, faremo convergere la nostra protesta assieme al resto della pubblica amministrazione che costituisce, ricordano, la forma del nostro welfare, l’insieme dei beni e dei servizi offerti alla cittadinanza, l’unico strumento di integrazione e di redistribuzione della ricchezza nel Paese.