Il primo atto forte del governo, approvato dai 33 consiglieri di Bene Comune è insoddisfacente e pericoloso. Nonostante che la Commissione di Controllo dichiari che i debiti al 31 dicembre 2011 ammontano a 540,7 milioni, tra cui 229,9 milioni tributari e 189,7 milioni verso Enti, il Consiglio ha mantenuto la spesa corrente a livelli impossibili. Ha ripetuto la stangata fiscale, che doveva essere di carattere straordinario, senza peraltro prevedere il promesso pareggio di Bilancio per il 2013. Prepariamoci dunque alle lacrime e sangue della primavera. Ha indebolito lo stato sociale togliendo sostanziosi contributi all’ISS e prelevando indebitamente dal Fondo Pensioni. Non ha eliminato gli sprechi e le spese inutili mantenendo intatta la spesa clientelare. Ha sorvolato sul Bilancio ISS che tutti gli anni presenta un preventivo sbagliato con un disavanzo di circa 30 milioni e chiude, stranamente, con un pareggio perfetto, a dimostrazione che viene manipolato. Ha ignorato l’esigenza di organizzare la ripresa economica e l’occupazione dei sammarinesi, proseguendo la strada della recessione. Ancora una volta non ha tenuto conto dei preziosi suggerimenti della Commissione di Controllo per un Bilancio serio e leggibile, preferendo la continuità del copia-incolla.
Il movimento Per San Marino prosegue nella sua linea di critica costruttiva e di vigilanza attiva nell’interesse generale del Paese e spera vivamente in una svolta in corso d’opera, ma è preoccupatissimo per il futuro. Proseguire nella politica del debito è un suicidio.
Comunicato stampa
Il movimento Per San Marino prosegue nella sua linea di critica costruttiva e di vigilanza attiva nell’interesse generale del Paese e spera vivamente in una svolta in corso d’opera, ma è preoccupatissimo per il futuro. Proseguire nella politica del debito è un suicidio.
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