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Per San Marino: un "no" motivato alla patrimoniale

21 apr 2013
Per San Marino: un "no" motivato alla patrimoniale
Per San Marino: un "no" motivato alla patrimoniale
Il governo vuole mettere nuovamente le mani nelle tasche dei cittadini istituendo una tassa che va a colpire anche la prima casa delle famiglie sammarinesi che hanno sempre pagato le imposte allo Stato. Ma in tutti questi anni di PIANO REGOLATORE SPECULATIVO, le rendite edilizie di
certi gruppi privilegiati ed intrecciati con politici di riferimento che li hanno favoriti in tutti i modi per convenienze ormai note, non sono state tassate neppure per un euro. L’allegra politica fiscale dei passati governi ha completamente trascurato rilevanti redditi che avrebbero incrementato le entrate di bilancio, determinando grosse perdite per lo Stato. Le responsabilità dei governanti sono evidenti, ma ora a pagare sono chiamati i cittadini nella logica di privatizzare i profitti e socializzare
le perdite e i buchi di bilancio. Questa è l’equità praticata dal governo!
Non solo. La patrimoniale viene imposta per mantenere la macchina del clientelismo a sostegno di una partitocrazia lontana dagli interessi generali del Paese; per continuare lo spreco del denaro pubblico; per la contrarietà alle riforme di sistema, al rinnovamento e al cambiamento; per una gestione improvvisata e confusa. Prima di aumentare le tasse ai cittadini, si devono colpire le rendite speculative; si deve ridurre la spesa corrente; si devono eliminare le spese inutili; si devono creare nuovi posti di lavoro; si devono gettare le basi di un ritorno alla crescita e allo sviluppo. La patrimoniale non è la strada per uscire dalla crisi e dalla grave recessione nella quale è stato portato il Paese.

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