Sono ben sei anni che il governo è immobile o fa guasti pensando che prima o dopo San Marino uscirà dalla black list risolvendo automaticamente tutti i suoi problemi.
Sono ben sei anni che il governo racconta le favole dei Grandi Alberghi, del Parco Scientifico, del Pareggio di Bilancio, della Televisione Universale, del Prestigio Internazionale, dei Paperoni che ci regalano soldi, della Mancanza di Debito Pubblico, della Piazza Finanziaria, degli Ottimi Rapporti con l’Italia, perché pensa che i sammarinesi sono dei creduloni e dei sempliciotti. E i parte è vero.
Sono ben sei anni che il governo nega i dati di sistema, non sa quanti sono i dipendenti pubblici, scambia l’equità con la discriminazione, vive alla mezza giornata senza un progetto, presenta bilanci falsi, è in continuità con la vecchia politica, disastrosa ed autoritaria, perché pensa solo a mantenere le dorate poltrone e allunga come può i tempi della bancarotta.
E’ questo il pensiero debole condito con la superficialità, l’incompetenza e la spregiudicatezza.
Il pensiero debole ha contagiato anche i disoccupati che sul Pianello sono pochissimi, i dipendenti pubblici che aspettano il momento in cui non riceveranno lo stipendio, i pensionati che non fiatano sulle rapine al Fondo Pensioni.
Il pensiero debole porterà alle macerie. E dopo?
Sono ben sei anni che il governo racconta le favole dei Grandi Alberghi, del Parco Scientifico, del Pareggio di Bilancio, della Televisione Universale, del Prestigio Internazionale, dei Paperoni che ci regalano soldi, della Mancanza di Debito Pubblico, della Piazza Finanziaria, degli Ottimi Rapporti con l’Italia, perché pensa che i sammarinesi sono dei creduloni e dei sempliciotti. E i parte è vero.
Sono ben sei anni che il governo nega i dati di sistema, non sa quanti sono i dipendenti pubblici, scambia l’equità con la discriminazione, vive alla mezza giornata senza un progetto, presenta bilanci falsi, è in continuità con la vecchia politica, disastrosa ed autoritaria, perché pensa solo a mantenere le dorate poltrone e allunga come può i tempi della bancarotta.
E’ questo il pensiero debole condito con la superficialità, l’incompetenza e la spregiudicatezza.
Il pensiero debole ha contagiato anche i disoccupati che sul Pianello sono pochissimi, i dipendenti pubblici che aspettano il momento in cui non riceveranno lo stipendio, i pensionati che non fiatano sulle rapine al Fondo Pensioni.
Il pensiero debole porterà alle macerie. E dopo?
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