“Non ho mai pensato alla mia età o al mio genere, penso alle ragioni per cui sono entrata in politica ed alle cose per le quali abbiamo conquistato la fiducia dell'elettorato” Le parole di Sanna Marin, neo premier finlandese, volto del momento in quanto donna, la più giovane al mondo con questo incarico e la prima ad avere due genitori dello stesso sono prive di stupore eppure stupiscono proprio per questo, nei loghi in cui la normalità diventa notizia. Come presidente di turno Sanna Marin, che guida una coalizione di centrosinistra tutta in mano a donne, con un'età compresa tra i 32 ed i 55 anni affiancherà la presidente della commissione europea Ursula von De Layer e la presidente della banca centrale europea Christine Lagarde. Ed a conferma dell'onda lunga trasversale che contagia ogni schieramento ricordiamo, tra le prime ministre di Austria Serbia Slovacchia Islanda Estonia, che alla guida della Germania - paese forte dell'Europa - c'è la cancelliera Angela Merkel. E forse un risveglio di coscienze sta arrivando anche a San Marino: attualmente uno dei due Capitani Reggenti è donna e, nel nuovo Consiglio Grande e Generale entreranno 18 consigliere. Ma è difficile parlare di un 'risveglio', se si guarda la situazione in Italia per esempio, ancora ben lontana dalla parità di genere in politica se si pensa che l'unica segretaria di partito è Giorgia Meloni con in più l'eccezione di + Europa fondata da Emma Bonino. Ed a livello locale e regionale le percentuali raccontano un rilancio molto timido. La stessa Rimini di Federico Fellini, che nelle Città delle donne raccontò la sfiducia negli uomini e nella incapacità di sognare, non ha mai avuto una 'sindaca'.
Sanna Marin e le altre: è davvero "risveglio di coscienze"?
L'Italia lontana dalla parità di genere in politica. A San Marino qualcosa sta cambiando
10 dic 2019
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