Una trasferta per manifestare vicinanza ai lavoratori e al sindacato, per esprimere solidarietà e soprattutto condivisione. Hanno lasciato l’aula consigliare i rappresentanti delle forze di opposizione, per consegnare un documento unitario nelle mani dei rappresentanti sindacali. I vostri punti – hanno detto – sono gli stessi che già in maniera univoca abbiamo rimarcato in fase di discussione della finanziaria. Rifiutano l’idea che ci sia una politica tutta uguale, che mostra una lontananza dai lavoratori e dall’impresa in genere, contestano Governo e maggioranza per la mancanza di una visione capace di riposizionare il paese nello scenario internazionale. Le loro priorità le hanno elencate in un documento che in molti punti combacia con la visione del sindacato. “Lo sciopero – hanno detto – non è un elemento di disturbo ma uno strumento democratico al quale la politica deve guardare con grande attenzione”. Apprezzata la sensibilità da parte delle confederazioni sindacali che ne hanno approfittato per lamentare scarsa attenzione da parte dell’esecutivo. Un Governo che a loro parere si sta sempre più isolando , impegnato – hanno detto – più a dividere che ad unire. “Non ci interessa – ha affermato il sindacato – il colore dei governi, ma la loro reale capacità di fare, di dare risposte al Paese”.
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