Clima ancora teso tra maggioranza e opposizione dopo lo scontro avvenuto ieri in Ufficio di Presidenza tra Roberto Ciavatta di Rete e Matteo Fiorini di Repubblica Futura. Ciavatta in serata ha inoltrato “scuse formali, pubbliche e opportune ai Capitani Reggenti e allo stesso Ufficio di Presidenza. “Ho usato termini irrispettosi” – scrive - nei confronti di Fiorini, “mancando di rispetto alla Reggenza. Questo è inammissibile e me ne scuso senza cercare attenuanti; avrei gradito farlo personalmente anche col diretto interessato, se ce ne fosse stato modo. Mi scuso e, al contempo, - continua - gradirei che dall’altra parte si riconoscesse la responsabilità messa in campo a tutela del paese”.
Ad accendere gli animi è stata infatti l'accusa di irresponsabilità lanciata da Fiorini verso una parte dell'opposizione, Rete nello specifico, per la scelta di non voler sottoscrivere, in maniera corale con le altre forze politiche, il progetto di legge salva-banche. Di qui la reazione scomposta di Ciavatta.
Considerata la gravità dell'atto, Fiorini ha presentato alla Reggenza una lettera di dimissioni dal Consiglio Grande e Generale. Un rammarico, il suo, non solo per l'attacco subito ma soprattutto per l'inerzia dimostrata dalla minoranza. “Di fronte al travalicare il rispetto delle regole non solo istituzionali ma della convivenza civile, - dice il Coordinatore di Rf - non c'è stata una presa di posizione forte, seria, ferma che ponesse i rapporti personali e la dignità al di sopra dei calcoli politici di parte. Dopo 10 anni di attività politica – osserva infine - fatta sempre con moderazione e rigore, non mi aspettavo una situazione di questo genere”.