La rinuncia di Rainer Masera alla presidenza di Banca Centrale, rimette in discussione la scelta della figura di riferimento di questo istituto, che ha poteri di regolamentazione molto forti nei confronti del sistema bancario sammarinese.
“Con rammarico e preoccupazione non tanto per la maggioranza ma per il Paese – ha comunicato il Segretario di Stato per le Finanze al Consiglio – veniamo a dirvi che non siamo in grado di proporre un presidente per Banca Centrale. La maggioranza – ha detto – intende trovare al più presto una alternativa di prestigio, da portare già nel prossimo Consiglio di metà marzo. Siamo certi - ha concluso - di trovare una presidenza autorevole per rivedere entro pochi mesi il verdetto del Moneyval e recuperare quello che negli ultimi due anni San Marino ha perduto”.
“L’orgogliosa sicurezza del governo si è infranta contro la dura realtà - ha polemizzato il capogruppo del Psd Claudio Felici - la candidatura di Paolo Savona era condivisa da tutti” ha sottolineato, chiedendo perché non si sia andati avanti su quella strada. “Forse - ha risposto - perché si stanno cercando profili più vicini al potere politico del momento, giocando al ribasso”. “L’incarico è vacante da oltre un anno - gli ha risposto Gian Nicola Berti di Noi Sammarinesi – “e il precedente governo non ha mai presentato neppure un candidato”.
Nadia Ottaviani, di Arengo e Libertà, ha precisato che il suo movimento non ha mai fatto alcuna dichiarazione ufficiale di contrarietà alla nomina di Masera. “Quella per la Presidenza di Banca Centrale - ha aggiunto - è una scelta rilevante. Il tempo del confronto interno lo consideriamo molto ben investito per il Paese”.
L’opposizione accusa il governo di superficialità e approssimazione nella scelta dei candidati all’incarico e sottolinea il mancato coinvolgimento della minoranza. La maggioranza rilancia ricordando la situazione di criticità in cui ha trovato il settore bancario e finanziario. 35 le richieste di parola per questo comma nonostante l’assenza di un candidato.
Sonia Tura
“Con rammarico e preoccupazione non tanto per la maggioranza ma per il Paese – ha comunicato il Segretario di Stato per le Finanze al Consiglio – veniamo a dirvi che non siamo in grado di proporre un presidente per Banca Centrale. La maggioranza – ha detto – intende trovare al più presto una alternativa di prestigio, da portare già nel prossimo Consiglio di metà marzo. Siamo certi - ha concluso - di trovare una presidenza autorevole per rivedere entro pochi mesi il verdetto del Moneyval e recuperare quello che negli ultimi due anni San Marino ha perduto”.
“L’orgogliosa sicurezza del governo si è infranta contro la dura realtà - ha polemizzato il capogruppo del Psd Claudio Felici - la candidatura di Paolo Savona era condivisa da tutti” ha sottolineato, chiedendo perché non si sia andati avanti su quella strada. “Forse - ha risposto - perché si stanno cercando profili più vicini al potere politico del momento, giocando al ribasso”. “L’incarico è vacante da oltre un anno - gli ha risposto Gian Nicola Berti di Noi Sammarinesi – “e il precedente governo non ha mai presentato neppure un candidato”.
Nadia Ottaviani, di Arengo e Libertà, ha precisato che il suo movimento non ha mai fatto alcuna dichiarazione ufficiale di contrarietà alla nomina di Masera. “Quella per la Presidenza di Banca Centrale - ha aggiunto - è una scelta rilevante. Il tempo del confronto interno lo consideriamo molto ben investito per il Paese”.
L’opposizione accusa il governo di superficialità e approssimazione nella scelta dei candidati all’incarico e sottolinea il mancato coinvolgimento della minoranza. La maggioranza rilancia ricordando la situazione di criticità in cui ha trovato il settore bancario e finanziario. 35 le richieste di parola per questo comma nonostante l’assenza di un candidato.
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©