Si presentano così i Segretari di Stato che hanno dato appuntamento alla cittadinanza sul Pianello, non una contromanifestazione - precisano - ma un confronto pubblico in continuità con il loro progetto "A porte aperte".
Tutti d'accordo nel mettere a capo dell'agenda il problema del settore bancario e finanziario, considerato il primo scoglio per il governo. Nelle parole di tutti c'è una stoccata all'opposizione sul metodo poco costruttivo e la volontà di dare corpo al cambiamento.
Il primo a parlare è Celli che sostiene "l'imprescindibilità dei decreti sulle banche" per ridare operatività al sistema e la bontà dell scelta fatta con Cassa di Risparmio garantendo che "nessun obbligazionista, nessun depositante, tutti avranno le risorse garantite, tutelate" e che "il governo si sta facendo carico anche del maggior numero dei posti di lavoro possibile". E alla domanda del pubblico sulla centrale rischi il Segretario alla Finanze assicura che "entro ottobre entrerà a regime a circuito interno e nel 2018 sarà adeguata e competitiva".
Dei fondi pensione parla Zanotti che ribadisce "Non sono nella mani di Savorelli"e puntualizza come "siano un bene dei lavoratori che va amministrato con il confronto" e che debbano "rimanere nella disponibilità di chi li sta gestendo al meglio".
Renzi fa un passo indietro e spiega: "Nel 2009 c'era chi diceva che dovevamo diventare un paese offshore e sono le stesse perone che oggi combattono queste posizioni di retroguardia del sistema bancario e finanziario".
"Un patto sociale forte" lo invoca Santi "per superare una modalità di confronto che non serve alla Repubblica. Credo che dall'altra parte non c'è chi ci sta dando la possibilità di poter svolgere il nostro ruolo e questo non fa bene a nessuno".
Zafferani: "Ci dicono che grazie all'azione del governo il sistema è più in difficoltà, ma è la nostra azione che ha fatto emergere le criticità. Fino a dicembre se una banca andava in difficoltà e non era più in regola rimuovevano la vigilanza - ha commentato il Segretario all'Industria - questa era la prassi di chi da settimana va in piazza a prefigurare le sventure".
Podeschi: "Non ci hanno mai fatto una apertura di credito - dice dell'opposizione il Segretario alla Cultura - e contesta poca collaborazione agli imprenditori che "non hai mai detto di tenere i soldi nelle banche sammarinesi". Stessa contestazione mossa a Abs.
"Dopo sei mesi di esperienza di governo ho capito perchè questo paese non decolla, ora lo so, perchè questo paese per 40 anni è rimasto al palo. Te ne accorgi perchè gestendo la cosa pubblica trovi solo problemi" ha concluso il Segretario al Territorio Michelotti.
VA
Sulla serata il comunicato di maggioranza
Tutti d'accordo nel mettere a capo dell'agenda il problema del settore bancario e finanziario, considerato il primo scoglio per il governo. Nelle parole di tutti c'è una stoccata all'opposizione sul metodo poco costruttivo e la volontà di dare corpo al cambiamento.
Il primo a parlare è Celli che sostiene "l'imprescindibilità dei decreti sulle banche" per ridare operatività al sistema e la bontà dell scelta fatta con Cassa di Risparmio garantendo che "nessun obbligazionista, nessun depositante, tutti avranno le risorse garantite, tutelate" e che "il governo si sta facendo carico anche del maggior numero dei posti di lavoro possibile". E alla domanda del pubblico sulla centrale rischi il Segretario alla Finanze assicura che "entro ottobre entrerà a regime a circuito interno e nel 2018 sarà adeguata e competitiva".
Dei fondi pensione parla Zanotti che ribadisce "Non sono nella mani di Savorelli"e puntualizza come "siano un bene dei lavoratori che va amministrato con il confronto" e che debbano "rimanere nella disponibilità di chi li sta gestendo al meglio".
Renzi fa un passo indietro e spiega: "Nel 2009 c'era chi diceva che dovevamo diventare un paese offshore e sono le stesse perone che oggi combattono queste posizioni di retroguardia del sistema bancario e finanziario".
"Un patto sociale forte" lo invoca Santi "per superare una modalità di confronto che non serve alla Repubblica. Credo che dall'altra parte non c'è chi ci sta dando la possibilità di poter svolgere il nostro ruolo e questo non fa bene a nessuno".
Zafferani: "Ci dicono che grazie all'azione del governo il sistema è più in difficoltà, ma è la nostra azione che ha fatto emergere le criticità. Fino a dicembre se una banca andava in difficoltà e non era più in regola rimuovevano la vigilanza - ha commentato il Segretario all'Industria - questa era la prassi di chi da settimana va in piazza a prefigurare le sventure".
Podeschi: "Non ci hanno mai fatto una apertura di credito - dice dell'opposizione il Segretario alla Cultura - e contesta poca collaborazione agli imprenditori che "non hai mai detto di tenere i soldi nelle banche sammarinesi". Stessa contestazione mossa a Abs.
"Dopo sei mesi di esperienza di governo ho capito perchè questo paese non decolla, ora lo so, perchè questo paese per 40 anni è rimasto al palo. Te ne accorgi perchè gestendo la cosa pubblica trovi solo problemi" ha concluso il Segretario al Territorio Michelotti.
VA
Sulla serata il comunicato di maggioranza
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