Sono cifre preoccupanti, quelle che il Segretario di Stato al Lavoro, Gian Marco Marcucci, ha fornito al coordinamento del Patto per San Marino.
1.463 persone iscritte nelle liste di collocamento; 631 cittadini sammarinesi o residenti hanno con contratto a tempo determinato in attività private. La Cassa integrazione guadagni ha erogato 2 milioni e 700mila euro di contributi, contro 4 milioni 200 incassati. Per la mobilità sono stati spesi circa 1 milione 200mila euro.
Sono gli effetti della crisi internazionale sul territorio sammarinese. “Non possiamo non assumerci l’onere di affrontare questi problemi” ha affermato Marcucci, invitando tutta la comunità a fare la propria parte per dare risposte al fenomeno. Non può essere solo responsabilità del Governo o di una parte politica.
Il primo intervento sarà quello degli ammortizzatori sociali pensando a ulteriori strumenti di crescita destinati ai lavoratori e alle imprese. Il primo passo sarà il riequilibrio delle indennità di disoccupazione, percepite oggi al 60% dai lavoratori frontalieri e limitati a 2 euro al giorno per i sammarinesi, per massimo 100 giorni. Poi la Cassa integrazione e guadagni, che Marcucci propone di estendere a quasi tutte le tipologie lavorative, specialmente a quelle dei servizi.
La mobilità si pensa di concederla dopo due anni dall’assunzione a tempo indeterminato, per evitare storture e abusi. Nuovi ammortizzatori sociali sono previsti in favore dei lavoratori in cerca di primo impiego, delle donne, degli ultracinquantenni e di coloro che subiscono gli effetti delle malattie lunghe. Fra i progetti la valorizzazione delle cooperative sociali e di quelle di lavoro. Un piano, in definitiva, complessivo, che oltre alle risposte occupazionali tende a garantire l’operatività e la competitività delle aziende. Questo vuol dire “crescita del sistema” ha spiegato il Segretario Marcucci agli esponenti della coalizione. Se ne parlerà nel prossimo Consiglio.
Sergio Barducci
1.463 persone iscritte nelle liste di collocamento; 631 cittadini sammarinesi o residenti hanno con contratto a tempo determinato in attività private. La Cassa integrazione guadagni ha erogato 2 milioni e 700mila euro di contributi, contro 4 milioni 200 incassati. Per la mobilità sono stati spesi circa 1 milione 200mila euro.
Sono gli effetti della crisi internazionale sul territorio sammarinese. “Non possiamo non assumerci l’onere di affrontare questi problemi” ha affermato Marcucci, invitando tutta la comunità a fare la propria parte per dare risposte al fenomeno. Non può essere solo responsabilità del Governo o di una parte politica.
Il primo intervento sarà quello degli ammortizzatori sociali pensando a ulteriori strumenti di crescita destinati ai lavoratori e alle imprese. Il primo passo sarà il riequilibrio delle indennità di disoccupazione, percepite oggi al 60% dai lavoratori frontalieri e limitati a 2 euro al giorno per i sammarinesi, per massimo 100 giorni. Poi la Cassa integrazione e guadagni, che Marcucci propone di estendere a quasi tutte le tipologie lavorative, specialmente a quelle dei servizi.
La mobilità si pensa di concederla dopo due anni dall’assunzione a tempo indeterminato, per evitare storture e abusi. Nuovi ammortizzatori sociali sono previsti in favore dei lavoratori in cerca di primo impiego, delle donne, degli ultracinquantenni e di coloro che subiscono gli effetti delle malattie lunghe. Fra i progetti la valorizzazione delle cooperative sociali e di quelle di lavoro. Un piano, in definitiva, complessivo, che oltre alle risposte occupazionali tende a garantire l’operatività e la competitività delle aziende. Questo vuol dire “crescita del sistema” ha spiegato il Segretario Marcucci agli esponenti della coalizione. Se ne parlerà nel prossimo Consiglio.
Sergio Barducci
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