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Segreteria agli Esteri al lavoro per i regolamenti di Gendarmeria e Guardia di Rocca

19 giu 2007
Fiorenzo Stolfi
Fiorenzo Stolfi
Razionalizzare cercando di tenere conto dell’evoluzione dei settori. La Segreteria agli Esteri lavora ai regolamenti dei due corpi di sua competenza per evitare sovrapposizioni e utilizzare al meglio le risorse disponibili. Un discorso già avviato nella scorsa legislatura che il governo vuole portare a termine.
Intanto è prevista una specie di organizzazione parallela tra Gendarmeria e Guardia di Rocca, per il discorso carriera e gradi. Con l’individuazione di un numero di ufficiali per creare una struttura piramidale efficiente. “Ora ci sono dei buchi enormi”, per il comandate Achille Zechini, che chiede al più presto il reperimento delle professionalità necessarie a ricoprire i livelli intermedi. Gli Ufficiali, per intenderci. La Gendarmeria ha bisogno non tanto di uomini, ma di assestamenti e procedure.
È la Guardia di Rocca ad aver chiesto il rafforzamento dell’organico, alla luce della sua evoluzione: dai servizi di rappresentanza a quelli di controllo del territorio, integrati naturalmente con i Gendarmi. Mentre al Centro Uffici è presente il servizio Visto Merci. Altro aspetto messo sul tavolo chiedo dal comandante Massimo Ceccoli, la ridefinizione delle competenze, e l’adeguamento delle strutture, sia per il Comando che per l’ufficio di Dogana.

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