Il primo appuntamento sarà a inizio settimana. Nella serata di lunedì il Nuovo Partito Socialista riunirà la propria assemblea e dovrà pronunciarsi circa la prosecuzione nel percorso di costituente dopo che dal voto sul manifesto politico il Psd ha evidenziato qualche divisione interna, con 14 astenuti e un voto contrario. Casali e compagni, come noto, non hanno gradito e chiederanno un’adesione convinta al progetto, senza tentennamenti e dubbi. “Diversamente – lasciano intendere – non se ne farà nulla”. A fine settimana, invece, sarà il Partito dei Socialisti e dei Democratici a doversi pronunciare sullo stesso tema. In previsione, infatti, c’è la riunione della direzione che, preso atto di quanto emergerà dall’assemblea di Nps, dovrà a sua volta prendere posizione, dare una risposta politica chiara ed inequivocabile. Concorda, sulla necessità di fare chiarezza, il segretario del PSD, Gerardo Giovagnoli, che si dice convinto sia necessario comprendere fino in fondo le posizioni di entrambi i partiti. Sull’altro fronte, quello del dialogo con la coalizione di maggioranza, mercoledì arriverà in Consiglio Grande e Generale il progetto di legge sullo scambio di informazioni. Sulla proposta del PSD il Patto ha manifestato la propria condivisione, limitandosi a presentare alcuni emendamenti che saranno elaborati dalla Segreteria di Stato alle Finanze. “Quella che abbiamo trovato con il Patto – dichiara Giovagnoli – è una sintesi efficace, di cui siamo soddisfatti”. Un passaggio cruciale al quale gli osservatori politici guardano con grande attenzione.
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