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Si riapre il confronto sul voto estero

12 mar 2014
Si riapre il confronto sul voto estero
Si riapre il confronto sul voto estero
Il voto estero torna protagonista in Consiglio Grande e Generale con l'istanza d'arengo che chiede di istituire il collegio estero, distinto in due aree - europea ed extraeuropea - per ognuna delle quali sarà nominato un solo consigliere che dovrà dichiarare ufficialmente prima del voto di quale coalizione farà parte. Richiesta bocciata con 39 voti contrari, 4 a favore e 6 astenuti. L'Aula approva invece l'ordine del giorno, proposto dal governo, per aprire un tavolo di confronto in cui rappresentanze consiliari, della consulta e del governo possano analizzare le proposte che l'istanza solleva. Troppo specifica e semplicistica la soluzione indicata dall'Istanza, premette il Segretario agli esteri Pasquale Valentini. Soluzione che vede contraria anche la Consulta dei sammarinesi residenti all'estero. Altro tema caldo, e di stretta attualità, quello sollevato dall'Istanza che chiede di introdurre il redditometro, sul modello Stati Uniti-Italia, per consentire agli uffici pubblici di acquisire dati ed effettuare rilevazioni utili alla stima delle capacità reddituali di ogni cittadini. La richiesta, commenta il governo, è contemplata nella riforma fiscale che già prevede i controlli richiesti senza introdurre uno strumento che, in Italia, non ha prodotto risultati. Dice no al redditometro l'Upr, posizione critica anche del partito socialista, a favore il resto delle opposizioni. Il Consiglio boccia la proposta. Adesso il confronto è dedicato all'istanza che chiede di abolire il segreto e la riservatezza bancaria anche all'interno della Repubblica, per dare la possibilità agli uffici tributari e alla magistratura di acquisire dati e stimare le capacità di reddito di ogni singolo sammarinese.

Sonia Tura

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