Le avventate e superficiali dichiarazioni rilasciate all'organo di informazione on-line "iljournal" dal Presidente di Banca Centrale, prof. Renato Clarizia, "aggiustate" poi in modo altrettanto maldestro con le precisazioni intervenute nella giornata di sabato, meritano alcune riflessioni di carattere politico. Per prima cosa e' necessario sottolineare che quanto detto da Clarizia mina in profondità' la credibilità', l'autorevolezza e il prestigio di un'istituzione di importanza strategica per il presente e per il futuro della nostra Repubblica. E' sconcertante che il Presidente di BCSM abbia affermato che San Marino finora ha vissuto di rendita - correggendosi successivamente facendo riferimento ad un non meglio specificato "clima di benessere finanziario" - senza peraltro mai smentire l'intervistatore che definisce impropriamente "paradiso fiscale" la nostra Repubblica. E' incredibile che chi ha la responsabilità del settore finanziario del Paese, non conosca neppure i dati minimi, come gli abitanti o l'impatto delllo scudo fiscale sul sistema. Il prof. Clarizia ha parlato tanto sin dal momento del suo insediamento alla Presidenza di BCSM e in questa ultima occasione si spinge fino ad evocare addirittura l'ultima spiaggia per il nostro Paese. Tra le altre cose, e' comico che inserisca un Segretario di Stato tra gli italiani professionali presenti a San Marino e poi per aggiustare il tiro dice che c'è' anche qualche sammarinese degno di merito. Esprimo, quindi, la mia personale disapprovazione nei confronti delle affermazioni di una figura che avrebbe dovuto, secondo il Governo, normalizzare i rapporti con Banca d'Italia e con il Ministero dell'Economia. Di normalizzato, ad oggi, c'è poco o nulla e il compenso mostruoso che percepisce e' un offesa per i sammarinesi e uno sberleffo a chi anche in Italia parla di risparmi a partire proprio da chi siede nelle istituzioni più importanti. Dal Presidente di Banca Centrale, anziché' dichiarazioni incaute ed irrispettose per tantissimi sammarinesi che non vivono di rendita ma di duro lavoro e di sacrifici, mi aspetterei la predisposizione di un complessivo piano di consolidamento e di sviluppo del sistema finanziario invece dell'attuale assurdo smantellamento. Mi aspetterei la sottoscrizione del memorandum d'intesa con Banca d'Italia per consentire ai nostri operatori bancari di esercitare la loro attività' in regime di reciprocità'. Mi aspetterei l'avvio di un percorso concreto di internazionalizzazione del settore creditizio, mettendo fine alle chiacchiere e passando ai fatti concreti. Purtroppo le parole in libertà' del prof. Renato Clarizia certificano il tragico errore della sua nomina a Presidente di BCSM operata dalla maggioranza. Non e' più possibile proseguire su questa strada contraddistinta da improvvisazione e spregiudicatezza. E' arrivata l'ora della responsabilità', che dovrà' vedere tutti gli attori - politici, economici e sociali - impegnati attivamente nell'individuazione della possibile via d'uscita dall'attuale fase di emergenza. Solo in questo modo potremo tentare di salvare la nostra amata Repubblica. Mi si permetta in ultimo un consiglio al Presidente di Banca Centrale; il silenzio e' d'oro in certe situazioni e forse e' giunto il tempo che rifletta su un atto di responsabilità e dignità che consenta di chiudere questo spettacolo davvero poco edificante.
Simone Celli
Simone Celli
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