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Sinistra Unita ribadisce le priorità per affrontare l’emergenza ed uscirne

20 mag 2010
San Marino - Sinistra Unita ribadisce le priorità per affrontare l’emergenza ed uscirne
San Marino - Sinistra Unita ribadisce le priorità per affrontare l’emergenza ed uscirne
“Le potenzialità per riprenderci ci sono, ma certo il passaggio è nodale”. Così Ivan Foschi, che chiarisce la posizione di Sinistra Unita. Anzitutto l’intera classe politica ha dimostrato, sostiene, “grande miopia. Oggi avremmo potuto già essere nel nuovo, con nuove regole, invece discutiamo ancora se essere paradiso fiscale o Paese integrato alla comunità internazionale, ma per questo servono carte in regola”. Per Sinistra Unita, aggiunge Foschi, c’è pieno sostegno al progetto di trasparenza, e insufficiente è la risposta del governo: “Il 'Piano B' cosa sarebbe? – si chiede – l’aeroporto di Torraccia, ossia procurarsi una via di fuga da San Marino col biplano?”. Gastone Pasolini elenca i numeri: nel 2008 le imprese assumevano 600 lavoratori all’anno, nel 2009 in 450 hanno perso il lavoro, 1.500 sono in cassa integrazione, la disoccupazione dal 2,5% è al 9%, e le previsioni parlano del 12%. Seria la disamina di Francesca Michelotti, per la quale San Marino sbandiera l’amicizia con l’Italia, quando “la nostra economia è stata costruita su un sistema che offendeva l’Italia. Io non riesco a vedere un nemico – dice – in chi per primo io ho offeso. Non abbiamo saputo controllare i flussi finanziari verso San Marino, quindi va ridiscusso il livello di sovranità, almeno l’autonomia a livello finanziario”. Le parole d’ordine sono trasparenza, rilancio economico e tutela del lavoro: su questo, il 10 giugno ci sarà una serata pubblica. “Ma – conclude la Michelotti – il governo è in stato confusionale: difficile essere lucidi quando si ha l’acqua alla gola, e l’acqua sale. Il piano B lo dimostra: è deprimente, dà l’idea della loro disperazione”.

Francesca Biliotti

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