Il Patto per San Marino sarebbe in vantaggio, nella stima delle intenzioni di voto, rispetto alla coalizione Riforme e Libertà. Lo afferma un sondaggio SWG commissionato da Alleanza Popolare e condotto su un campione di 600 intervistati. L’indagine porta la data del 3 ottobre, 15 giorni prima dell’avvio della campagna elettorale e marca un divario di circa 8 punti percentuali. Con un margine di errore previsto la percentuale media è del 54% dei consensi contro il 46% di Riforme e Libertà. Il range va da un 52% ad un 56% per il Patto, dal 44% al 48% dei consensi per la coalizione avversaria. Un sondaggio che mette in evidenza anche una fascia significativa di indecisi che, conferma la responsabile dell’indagine, Alessandra Salfi, si attesta sul 33%, un terzo degli intervistati.
Le persone contattate esprimono un giudizio positivo sull’azione di Alleanza Popolare al Governo, nella misura del 61,8%, condividono la scelta di ritirare la propria delegazione, il 44,1%, come pure la volontà di andare alle elezioni anticipate, il 57,8%. Poi una valutazione sui temi che hanno caratterizzato l’impegno di Ap: il 75,5% non vuole un nuovo PRG con ulteriore espansione di edilizia residenziale, il 72,7% auspica una politica più severa sul tema di residenze e permessi di soggiorno. Soddisfatti i vertici di Ap che evidenziano anche una crescita del consenso per il proprio movimento, che, sempre stando alla ricerca condotta, sarebbe di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2006. “La popolazione – dichiarano Venturini, Masi e Giorgetti – ha dimostrato di aver compreso le nostre ragioni e di aver condiviso le scelte che abbiamo compiuto”.
Le persone contattate esprimono un giudizio positivo sull’azione di Alleanza Popolare al Governo, nella misura del 61,8%, condividono la scelta di ritirare la propria delegazione, il 44,1%, come pure la volontà di andare alle elezioni anticipate, il 57,8%. Poi una valutazione sui temi che hanno caratterizzato l’impegno di Ap: il 75,5% non vuole un nuovo PRG con ulteriore espansione di edilizia residenziale, il 72,7% auspica una politica più severa sul tema di residenze e permessi di soggiorno. Soddisfatti i vertici di Ap che evidenziano anche una crescita del consenso per il proprio movimento, che, sempre stando alla ricerca condotta, sarebbe di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2006. “La popolazione – dichiarano Venturini, Masi e Giorgetti – ha dimostrato di aver compreso le nostre ragioni e di aver condiviso le scelte che abbiamo compiuto”.
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