I partiti si sono fatti il Piano Regolatore del 1992 a loro uso e consumo ed hanno prodotto una bolla speculativa di dimensioni enormi che ha devastato il territorio, che ha portato soldi sporchi, che ha prodotto corruzione e concussione.
Certamente, alcuni hanno beneficiato del sistema speculativo dove tutto si comprava e tutto si vendeva, ma l’interesse generale è stato messo sotto i piedi e oggi ne pagano le conseguenze i piccoli artigiani e i cittadini.
Il PRG ha coperto venti anni di vergogna, di affari e di intrallazzi che hanno influenzato negativamente perfino la cultura del Paese.
Il movimento PER SAN MARINO sostiene la necessità di mettere fine al Piano Regolatore Speculativo e di aprire una nuova stagione di riformismo urbanistico attraverso un piano delle infrastrutture per rendere vivibile il territorio; un piano casa per dare l’abitazione di proprietà a tutte le famiglie; una gestione dinamica dell’intero patrimonio dello stato attraverso una immobiliare pubblica; il cablaggio generale e telecomunicazioni moderne e competitive; l’autonomia nel settore dell’acqua potabile, nella fornitura di gas ed energia elettrica; la costruzione di un ospedale moderno e funzionale trasformando l’esistente in sede dell’Università e Campus Universitario; la realizzazione di parcheggi sotterranei per liberare vie e piazze; il passaggio al Paese Verde con un piano energetico impostato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio.
Cambiare si può. Insieme!
Comunicato stampa
Certamente, alcuni hanno beneficiato del sistema speculativo dove tutto si comprava e tutto si vendeva, ma l’interesse generale è stato messo sotto i piedi e oggi ne pagano le conseguenze i piccoli artigiani e i cittadini.
Il PRG ha coperto venti anni di vergogna, di affari e di intrallazzi che hanno influenzato negativamente perfino la cultura del Paese.
Il movimento PER SAN MARINO sostiene la necessità di mettere fine al Piano Regolatore Speculativo e di aprire una nuova stagione di riformismo urbanistico attraverso un piano delle infrastrutture per rendere vivibile il territorio; un piano casa per dare l’abitazione di proprietà a tutte le famiglie; una gestione dinamica dell’intero patrimonio dello stato attraverso una immobiliare pubblica; il cablaggio generale e telecomunicazioni moderne e competitive; l’autonomia nel settore dell’acqua potabile, nella fornitura di gas ed energia elettrica; la costruzione di un ospedale moderno e funzionale trasformando l’esistente in sede dell’Università e Campus Universitario; la realizzazione di parcheggi sotterranei per liberare vie e piazze; il passaggio al Paese Verde con un piano energetico impostato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio.
Cambiare si può. Insieme!
Comunicato stampa
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