Sergio Mattarella ha applicato a tutto il personale del Quirinale la legge che prevede un tetto massimo di 240 mila euro ai dipendenti pubblici e lo ha fatto con un decreto presidenziale - firmato lo scorso 23 febbraio - che, naturalmente, vale anche per la sua retribuzione. La spending review di Mattarella di fatto rafforza l'azione del suo predecessore, Giorgio Napolitano, che aveva preso una serie di misure di bilancio che avevano portato a notevoli risparmi. Adesso il Capo dello Stato sta completando l'opera con decisione attraverso una serie di misure che passano dalla prossima apertura di gran parte dei saloni del Quirinale al pubblico ad una rigida regolamentazione dell'uso delle auto blu del Palazzo, fino all'introduzione del tetto per tutti, stretti Consiglieri compresi. L'operazione è stata resa possibile con il cambio di gestione avvenuto con le dimissioni di Napolitano. In precedenza erano state garantite le erogazioni in corso. Con l'avvio della presidenza Mattarella è stato così introdotto "il divieto di cumulo delle retribuzioni con trattamenti pensionistici erogati da pubbliche amministrazioni".
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