Dopo le polemiche per i tagli agli stipendi, le Segreterie Istruzione ed Interni trovano l'accordo con i sindacati sulla retribuzione degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, compreso il Centro di Formazione Professionale e i servizi socio educativi per la prima infanzia.
Si parte da una premessa riconosciuta da tutti: gli insegnanti che prestano la propria opera mediante didattica a distanza lavorano a pieno regime. Maggio e giugno verranno retribuiti al 90%, ivi comprese le indennità, per il personale di Scuola Elementare, Medie, Superiori e CFP-UPAL, sia che la prestazione lavorativa sia effettuata sul luogo di lavoro che a distanza.
90% anche per l'Infanzia, qualora a maggio e giugno dovesse riprendere la didattica in presenza. In caso contrario trattamento retributivo ridotto fino al termine dell’anno scolastico.
Riguardo agli asili nido: percepiranno il 90% del complessivo trattamento retributivo gli educatori chiamati a svolgere attività in presenza nei mesi di maggio e giugno.
Stipendio pieno a luglio e agosto per tutti gli insegnanti dall'infanzia in poi. 100% anche agli educatori dei nidi nel caso venga riaperto il servizio in quei due mesi estivi. All'articolo 3 si precisa che lo stipendio, con il contributo di solidarietà, non possa essere inferiore - per le mensilità oggetto dell'Accordo - ai 700 euro.
In un comunicato congiunto la soddisfazione per il risultato raggiunto sul piano del dialogo e del confronto e il riconoscimento di un impegno reciproco nel perseguire un fine comune. “L'accordo – si legge - pone al centro l’importanza del lavoro svolto dal personale docente nel periodo dell’emergenza sanitaria e la capacità di aver contribuito con spirito solidaristico allo sforzo profuso dallo Stato”.