“Troppo scomoda: SUMS doveva andarsene”. È la conclusione a cui è giunta la coalizione Democrazia in Movimento dopo la notizia dell'acquisto da parte dello Stato delle azioni della Società per 3 milioni e 200mila euro da spalmare in 25 anni. Sums – ricordano Rete e Mdsi - aveva infatti ingaggiato in questi mesi una strenua battaglia, anche a suon di denunce contro il socio Stato, per l'impossibilità “di incaricare i propri esperti per verificare le valutazioni di bilancio redatto dal CdA montepaschiano e per il timore – sottolineano - che venissero svalutati gli attivi di Cassa di Risparmio così come poi è realmente accaduto approvando il bilancio con perdita di 534 milioni”. “Ora – si chiedono - comprando le azioni di SUMS e sopravvalutandole, il governo compra anche il suo silenzio? Leggiamo che la SUMS rinuncia a tutte le impugnazioni in Tribunale. Si affievolisce quindi – concludono i due movimenti - la speranza, per i sammarinesi, di vedere contestato il bilancio forzatamente liquidatorio di Cassa”.
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